L’istituto Marzotto-Luzzatti propone ai suoi studenti dell’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica (sede Professionale) un corso di robotica per prepararli a diventare i nuovi tecnici dell’azienda 4.0.
Non ci si venga più a dire che l’innovazione nell’industria è dannosa, che qualsiasi macchina capace di dimezzare la manodopera toglie immediatamente il pane di bocca alla metà dei lavoratori; e che gli operai disoccupati dovranno perciò essere mantenuti dallo Stato piuttosto che imparare un nuovo mestiere».
Sembra un post, un tweet, uno status, e invece è un testo francese del 1765. Il cambiamento ha sempre fatto paura, ma all’Istituto Marzotto-Luzzatti si insegna anche a non aver paura: a non aver paura innanzitutto di imparare sempre, di accogliere con entusiasmo le nuove frontiere della propria professione, di anticipare i tempi, di essere pronti a reinventarsi, di sfruttare le opportunità delle rivoluzioni. Perché di quarta rivoluzione industriale si parla, con l’avvento della robotica.
Con grande lungimiranza i proff. Damiano Asnicar, Giuseppe Bollin, Alessio Cangemi, Damiano Vigolo e Simone Randon sono tornati dall’altra parte della cattedra, ha acquisito nuove competenze e ora le sta trasferendo con entusiasmo ai propri studenti. I pionieri sono 24 alunni dell’indirizzo di Manutenzione e Assistenza Tecnica: sono loro i primi che hanno aderito al corso extra-curriculare per ottenere il Patentino della robotica, un titolo riconosciuto a livello internazionale ed equivalente a quello rilasciato a professionisti ed aziende. L’iniziativa, ricompresa dal MIUR nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), è proposta dalle aziende Pearson–Comau, una fruttuosa collaborazione tra due realtà leader mondiali nei rispettivi settori dell’editoria scolastica e dell’automazione industriale; prevede una formazione di 100 ore e un complesso esame finale che li abiliterà “esperti di robotica” già a scuola, nonché futuri tecnici nell’industria 4.0.
Figure ancora estremamente rare nel nuovo mondo del lavoro meccanico. Al momento si stanno esercitando con potenti software di simulazione, ma presto la sede professionale del Marzotto-Luzzatti sarà dotata di un apposito laboratorio, che ospiterà un manipolatore industriale FANUC a sei assi e nuove performanti postazioni hardware per controllarlo. Si è infatti conclusa con successo la raccolta fondi: circa 30.000 € sono stati donati da associazioni del territorio (LIONS Club Valdagno, FONDAZIONE BANCA POPOLARE DI MAROSTICA VOLKSBANK), associazioni di genitori (LUZZATTIVI), e da numerose aziende (ALBERMEC srl, ANTONIO ZAMPERLA spa, CALPEDA spa, CROCCO spa, FERRAZZA srl, NEXUS srl, SAFAS spa, SISTECH srl, TECNOPACK spa, TOMET MECHANICS srl e TREVISAN MACCHINE UTENSILI spa) che non si sono tirate indietro riconoscendo immediatamente la validità della proposta formativa, impazienti di accogliere poi i nuovi tecnici nelle loro filiere.
È anche così che il Marzotto-Luzzatti si impegna continuamente per adempiere al meglio alla propria missione educativa: permettere alle nuove generazioni, attraverso il continuo aggiornamento dell’offerta formativa, di scoprire e sviluppare le proprie potenzialità e di realizzare ciascuno la propria identità, come professionista e come persona. Nessuna porta deve rimanere chiusa al Marzotto-Luzzatti.
Prof. Simone Randon