«Come diceva D.S.Landes, bisogna avere il coraggio di scriver sempre la storia anche al condizionale, con tutti i “se’” e i “ma” del caso» (Franco Cardini).
In che modo un esperimento di “storia alternativa”, o ucronia, può essere utile nella pratica didattica?
Non certo per mettere in dubbio documenti ed interpretazioni storiografiche dei fatti, né per delineare la possibilità di una storia “migliore” o “peggiore” di quella che è stata, quanto piuttosto perché è un modo utile e stimolante per render conto della complessità del processo storico e dell’impossibilità di usare categorie deterministiche per spiegare il suo sviluppo.
Ho proposto agli alunni della classe 4^C1/D1 una sfida sul tema “Le riforme impossibili? La Rivoluzione Francese tra realtà e ucronia“, riguardante gli eventi che hanno preceduto e preparato l’avvento della Rivoluzione del 1789. L’intento è stato di proporre uno sviluppo ucronico credibile, basato su personaggi, eventi e documenti realmente esistiti, una storia dunque che “avrebbe potuto essere ma non è stata”.
Gli alunni, divisi in gruppi, hanno dovuto riordinare, secondo due linee del tempo distinte ma a volte coincidenti, eventi reali ed eventi ucronici, associandovi in modo opportuno spiegazioni riferite a concetti e personaggi storici, oltre ad alcuni documenti rigorosamente autentici. Alla fine di questa fase, gli alunni hanno montato il materiale organizzato su supporti informatici da loro scelti, anche secondo i suggerimenti del docente di Informatica prof. Riccardo Crosato.
Quelli che sono qui pubblicati sono i risultati di questa esperienza, molto interessante per me come, spero, anche per gli studenti.
La docente di Storia
prof.ssa M.Maddalena Albanese